Il vero valore non è la tecnologia
Si ripropone il vecchio dilemma: è lo strumento o l’uso che ne facciamo? Vogliamo un trapano o il buco nel muro? Ne parliamo dicendo la nostra sulla scelta di Apple di entrare in tackle nel mondo AI
Benvenuti alla puntata 33 della nostra newsletter 🚀 Questa settimana ci concentriamo su un tema di vitale importanza: qual è il reale valore della tecnologia che utilizziamo. Parleremo di come la privacy, la sicurezza e la semplicità siano elementi chiave per l’adozione delle tecnologie AI. Insomma belle cose, fateci sapere cosa ne pensate 😊
Though nothing, nothing will keep us together, we can beat them, forever and ever. Oh, we can be heroes, just for one day. (David Bowie - Heroes)
Questa settimana Apple ha (finalmente) annunciato la sua strategia per l’integrazione dell’intelligenza artificiale generativa nel suo ecosistema. E ovviamente la cosa non è passata inosservata, facendo discutere non poco tutto il mondo tech.
Ciò che ha maggiormente attirato la nostra attenzione è stato il flame di commenti molto critici relativi al fatto che l’azienda di Cupertino non avesse annunciato - come molti invece si aspettavano - nuove funzionalità generative, niente di originale che non si fosse già visto in giro nei prodotti delle tante startup che sono nate da quando ChatGPT è entrata di prepotenza nelle nostre vite.
SPOILER: noi non ci uniamo a questa scuola di pensiero.
Poter utilizzare tutto quello che già esiste, integrato nei dispositivi che già abbiamo, gratuitamente, fornendo il contesto dei dati dei nostri dispositivi (che ci conoscono meglio di tutti) non è abbastanza? Ne siamo davvero sicuri?
Abbiamo fatto un discorso simile qualche settimana fa su ChatGPT e le nuove opportunità derivanti dall’analisi dei dati: il valore è la funzionalità in sé o la possibilità di applicarla sui nostri dati?
E poi non dimentichiamo la questione del “come facciamo” ciò che facciamo.
Al centro degli annunci fatti da Apple c’è la privacy, un tema che potrebbe sembrare di secondaria importanza per molti, ma che noi riteniamo cruciale per l’adozione di queste tecnologie. Apple ha sottolineato come la protezione dei dati personali sia una priorità assoluta nella loro strategia AI. In pratica, ciò significa che tutte le operazioni saranno eseguite localmente sullo smartphone, ogni volta che questo sarà possibile. Questo approccio non solo migliora le prestazioni, ma garantisce anche che i dati dell’utente rimangano sul proprio smartphone riducendo i rischi associati alla trasmissione di informazioni sensibili.
Quando il dispositivo non sarà in grado di gestire certe operazioni localmente, entrerà in gioco il private cloud di Apple. Questo sistema è stato progettato con un’attenzione maniacale alla sicurezza. Ogni connessione al cloud è estremamente sicura, grazie a protocolli avanzati che garantiscono la crittografia dei dati in ogni fase del processo. Apple ha creato un’infrastruttura in cui i dati non sono mai accessibili neanche ai loro tecnici, proteggendo ulteriormente la privacy degli utenti.
Per chi fosse interessato a esplorare in dettaglio come Apple ha implementato queste misure di sicurezza potete approfondire qui. Questo approccio non solo protegge i dati personali, ma aumenta anche la fiducia degli utenti nelle nuove tecnologie, rendendo più probabile la loro adozione su larga scala.
Non è un caso se questi temi ci stanno particolarmente a cuore. Fin dalla nascita di Elly, nel 2020, abbiamo sempre posto grande attenzione a questi aspetti a nostro parere cruciali. All’epoca, l’intelligenza artificiale generativa non era ancora un argomento di discussione diffuso, ma noi eravamo già consapevoli dell’importanza della sicurezza e della privacy.
La tecnologia, da sola, non è sufficiente.
È essenziale che essa sia accessibile a tutti, e per raggiungere questo obiettivo, deve essere sicura, rispettare la privacy degli utenti e integrarsi perfettamente con gli strumenti che utilizziamo quotidianamente.
Per questo in Elly abbiamo i cosiddetti importatori così da non imporre ai nostri clienti l’utilizzo di software gestionali o modalità operative diverse da quelle che già usano abitualmente.
Siamo noi ad integrare il dato, anzi, le diverse fonti di dati e le rendiamo disponibili attraverso un’unica interfaccia da cui possiamo sfruttare l’intelligenza artificiale generativa.
Lo scopo è semplificare.
Chiunque affermi che sia possibile fare tutto utilizzando una miriade di strumenti esterni spesso dimentica che non tutti sono esperti di tecnologia. Una delle grandi capacità di Apple è quella di rendere la tecnologia semplice e intuitiva per l’utente comune. Questo dovrebbe essere un esempio e un’ispirazione per chiunque sviluppi soluzioni destinate ai clienti finali. L’obiettivo non è solo creare tecnologie avanzate, ma renderle accessibili e facili da usare per tutti.
Ci auguriamo di avervi offerto una visione chiara (e alternativa?) su come le grandi aziende stanno approcciando all’adozione delle tecnologie AI. Se invece volete scoprire come Elly può portare queste opportunità nella vostra azienda, vi invitiamo a visitare il nostro sito web e a chiederci una demo gratuita. Sarete sorpresi da come Elly possa integrare sicurezza e facilità d’uso, migliorando significativamente la vostra operatività quotidiana.