Bentornati alla nostra newsletter settimanale, la numero 86. Questa settimana non vi parliamo di una nuova funzionalità, né di una storia aziendale né di un’integrazione con Elly particolarmente riuscita.
O forse sì. Perché quello che stiamo per raccontarvi è, in fondo, proprio questo: un’integrazione ben riuscita tra tecnologia e territorio. Tra chi crea strumenti digitali e chi, grazie a questi strumenti, prova a cambiare le cose.
Parliamo del Campania TechDay, la prima giornata dedicata alle tecnologie #MadeInCampania, che si terrà martedì 24 giugno 2025 al Centro Congressi dell’Interporto Campano di Nola.
Ma come sempre, iniziamo con un po’ di musica dalla nostra playlist Spotify:
🎧 Geronimo – Sheppard
Un inno collettivo alla partenza, al salto, al coraggio di provarci. Perfetto per accompagnare una giornata che vuole dire una cosa semplice, ma di grande impatto: “possiamo farlo anche qui, anzi lo stiamo già facendo.”
La Business Intelligence parte anche da qui
Sin dal principio Elly ha avuto un obiettivo chiaro: rendere la Business Intelligence accessibile a tutti, anche a chi non ha un reparto IT o un budget da multinazionale.
In questi anni l’abbiamo fatto attraverso dashboard intuitive, intelligenze agentiche, automazioni leggere, ma soprattutto ascoltando chi lavora ogni giorno in azienda, con un file Excel aperto e mille decisioni da prendere.
E se oggi siamo stati invitati a raccontarlo al Campania TechDay, è perché anche qui – in Campania – ci sono aziende che stanno facendo questo salto.
A volte in silenzio, spesso con coraggio. Piccole realtà che stanno imparando a leggere i dati, a usarli per capire cosa funziona e cosa no. A decidere meglio, senza diventare tecnici.
Un evento nuovo, per un Sud che cambia tono
Il Campania TechDay nasce con un intento preciso: raccontare la tecnologia del Sud per quello che è, non per come viene spesso immaginata. Non un’aspirazione, non una promessa, non un "ci arriveremo". Ma una realtà che già c’è.
Una realtà fatta di persone, imprese, software house, startup e professionisti che ogni giorno sviluppano soluzioni concrete, vendono prodotti digitali, creano occupazione e generano valore. Anche – e soprattutto – al Sud.
Il punto non è dimostrare che possiamo "tenere il passo".
È rimettere al centro un racconto diverso, dove la tecnologia prodotta in Campania (e nel Mezzogiorno in generale) non è più l’eccezione, ma parte integrante di un sistema in movimento.
L’ideatore dell’evento è Max Brigida, fondatore della progetto Software Italiani e voce del podcast “La Tecnologia Made in Italy”.
Chi lo conosce sa quanto sia diretto, concreto e appassionato: da anni porta avanti una missione culturale che ha un messaggio chiaro: il software non è solo un settore industriale, è un motore di autonomia economica e identità. Un asset strategico per il Paese, e un’occasione concreta per il Sud.
Il software italiano non è solo un’industria, è un’occasione.
Un’occasione di crescita, di indipendenza tecnologica, di ritorno delle competenze nei territori da cui spesso sono partite. E oggi la Campania, con le sue imprese, i suoi dati e le sue energie, ha tutte le carte in regola per coglierla.
I numeri che (finalmente) contano
A confermare tutto questo non sono solo le intenzioni, ma anche i numeri.
Durante il Campania TechDay sarà presentato il report Italian Tech Landscape 2025, curato da Software Italiani insieme a Cerpem e patrocinato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Un’indagine che fotografa il ruolo del software nell’economia nazionale, con uno zoom particolare sul Mezzogiorno.
E i dati, finalmente, raccontano una storia diversa:
La Campania è terza in Italia per fatturato generato dalle startup innovative (8,9% del totale nazionale).
Nel settore dell’Intelligenza Artificiale, la regione genera il 28,7% del fatturato italiano e occupa il 22,7% degli addetti del settore.
È prima in Italia per fatturato generato da imprese tech guidate da donne, e terza per numero di aziende women-led (8,3%).
Napoli si conferma un polo tech in crescita costante, con un tessuto sempre più vivace fatto di software house, università, giovani professionisti e imprenditoria diffusa.
Non sono solo numeri da citare in un convegno. Sono segnali chiari di una trasformazione in corso, che merita attenzione, investimenti, continuità.
Certo, restano molte fragilità: le infrastrutture sono spesso inadeguate, il divario rispetto ad altri territori è ancora evidente.
Ma il quadro che emerge è quello di un Sud che sta giocando la sua partita, con competenze reali, aziende attive, e un ecosistema che – lentamente ma con determinazione – sta prendendo forma.
Ed ovviamente, in un contesto come questo, non potevamo non esserci.
Saremo presenti con un intervento del nostro CEO Michele Aponte, che porterà sul palco l’esperienza di chi – ogni giorno – lavora per rendere l’analisi dei dati semplice, accessibile, concreta, anche per chi gestisce una piccola azienda e non si definirebbe mai “digitale”.
Racconteremo quello che succede davvero: aziende che partono da un file Excel, che cercano risposte chiare, che imparano a leggere i propri dati per decidere meglio. E che, con strumenti giusti, iniziano a farlo davvero.
Racconteremo come un progetto nato a Casoria, in provincia di Napoli, si stia integrando con ERP e software verticali già in uso in diverse imprese, anche fuori regione.
Un lavoro che stiamo portando avanti giorno per giorno, insieme ai partner, con l’obiettivo di rendere l’analisi dei dati più semplice e utile per chi deve prendere decisioni operative.
Senza soluzioni miracolose, ma con attenzione a quello che serve davvero.






Un palco condiviso con chi innova davvero
Insieme a Michele e Max, ci sarà un panel di relatori che incarnano perfettamente lo spirito dell’evento:
Valeria Fascione, Assessore all’Innovazione, Startup e Internazionalizzazione della Regione Campania
Vincenzo De Simone, CEO di SCADE – Genesis Group, esperto di digitalizzazione sostenibile
Mirko Martini, CEO di WA Smart Business, pioniere nell’uso evoluto della WhatsApp Business Platform
Settimio Cembrola, founder di InnovEdge, che lavora a soluzioni scalabili per le PMI
Una combinazione di istituzioni, imprese e visioni, tutte legate da un filo comune: fare innovazione qui, non altrove. E farla bene.
Perché esserci (davvero)
Il Campania TechDay non sarà una passerella, né un evento autocelebrativo.
Sarà uno spazio di confronto per chi lavora con la tecnologia, per chi ci sta entrando adesso, per chi vuole capire dove sta andando davvero il settore.
Un’occasione per ascoltare storie, numeri, esperienze. Senza filtri.
Per chi:
vuole scoprire soluzioni italiane che funzionano davvero
ha un’idea e cerca ispirazione per farla crescere
lavora in una PMI e si chiede se l’AI può servire anche nel suo contesto
si sente parte di un ecosistema vivo, ma spesso ignorato
E tutto questo accade a Nola, non a Milano o Roma. Nel cuore della Campania, in una sala dove si parlerà chiaro, si faranno domande vere, e si proverà a costruire qualcosa che resti.
Informazioni pratiche
Il Campania TechDay si terrà martedì 24 giugno 2025, dalle 10:00 alle 12:30, presso il Business Park – CIS di Nola, Interporto Campano (NA).
La partecipazione è gratuita, ma l’iscrizione è obbligatoria.
Per registrarti e consultare il programma aggiornato, puoi farlo direttamente qui: www.softwareitaliani.com/campania-tech-day
I primi iscritti avranno anche la possibilità di essere intervistati da Cultura Generale, il progetto editoriale che seguirà l’evento con un podcast speciale.
Come già detto, ci saremo anche noi.
Con la nostra piattaforma, con le nostre idee, ma soprattutto con la voglia di ascoltare, imparare, contribuire.
Perché se è vero che la tecnologia è fatta di codice, dashboard e intelligenza artificiale… è anche vero che senza le persone giuste, non succede niente. E qui, in Campania, le persone giuste ci sono.