Il ruolo cruciale dei dati nell'era della digitalizzazione
Nonostante le meraviglie dell'intelligenza artificiale - generativa e non - senza dati non possiamo estrarre informazioni e senza informazioni continueremo a prendere decisioni sbagliate.
Quando abbiamo cominciato questa avventura della newsletter (ALT: non sei ancora iscritto? Puoi farlo qui 😃) fin dal secondo appuntamento abbiamo messo in chiaro una cosa fondamentale per chi fa analisi dati:
il problema più grande che dobbiamo risolvere non è relativo al modello di intelligenza artificiale utilizziamo o con quale tecnica lo facciamo, bensì avere i giusti dati a disposizione.
Ogni volta che si parla di questo argomento, c’è sempre la tentazione di considerarlo un aspetto banale quasi secondario, ma quando ogni giorno ti trovi a fare on-boarding di nuovi clienti e il tuo target sono le piccole e medie imprese, vivi con la consapevolezza che la sfida più grande è recuperare i dati e metterli in un contenitore in cui sia semplice analizzarli.
Ellycode è nata nel 2020, ma le persone che ci lavorano hanno molti anni di esperienza nel mondo della digitalizzazione informatica, quindi, quando siamo partiti, prima che ChatGPT rivoluzionasse le nostre vite professionali, partimmo proprio dal cercare di risolvere questo punto nodale.
Il framework degli importatori
Insieme al buon Salvatore Merone, abbiamo dedicato i primi mesi di sviluppo, in piena pandemia, alla creazione di un framework che ci facilitasse l’importazione e la trasformazione dei dati.
Partimmo ovviamente dai grandi classici: database relazionali, REST API e file CSV.
Tuttavia sapevamo che se volevamo lavorare con le piccole aziende dovevamo essere più verticali. E lo scopo del framework era proprio questo: essere in grado di creare molto velocemente importatori per i principali software che i nostri clienti utilizzano.
Il ragionamento fu molto semplice: quando andremo dai nostri clienti, cosa gli chiederemo? Quale database relazionale usi? Avete uno swagger per le API con cui ci possiamo integrare? Dove si trova la share di rete dove tenete i file condivisi?
I nostri clienti non sono dei tecnici, e lo sappiamo con certezza perchè ci rivolgiamo proprio alle aziende che non hanno un reparto IT interno e per i quali crearlo o affidarsi a dei consulenti sarebbe troppo costoso.
Quello che facciamo, quindi, è chiedergli: quali sono i software che utilizzate?
Le risposte più comuni sono Zucchetti, Team System, Sistemi. Sì, non è un errore, vengono usati i nomi delle aziende che realizzano il software piuttosto che il nome del software stesso. Perché, ancora una volta, mentre per un tecnico c’è differenza tra le diverse soluzioni offerte da ogni grande player, per un utilizzatore finale questa differenza non c’è.
Quello che abbiamo fatto è stato quindi creare, man mano, degli importatori per Fatture in Cloud (Team System), Mago (Zucchetti), eSolver (Sistemi), Contabilità in Cloud (Team System), Danea EasyFatt (Team System), giusto per citarne alcuni.
La magia avviene, ovviamente, quando attiviamo più di un importatore contemporaneamente.
Ad esempio quello della soluzione gestionale e quello del CRM (abbiamo ad esempio già Hubpost, Pipedrive, TakeOff CRM), a cui magari si aggiunge Shopify per la vendita on-line e una bella cartella di file Excel o CSV che non può mai mancare. Mettere insieme queste fonti così differenti e riuscire a estrarre informazioni dalla fusione di tutti questi dati è già un preziosissimo strumento per prendere decisioni informate. Solo dopo, i modelli di Intelligenza Artificiale possono dare un valore reale nelle aziende.
La guerra delle soluzione on-premise vs quelle Cloud
Bisogna anche tenere presente che questi software hanno una lunga storia alle spalle, ormai molte di queste soluzioni hanno una versione web che viene offerta in modalità cloud (Software as a Service), ma poi la maggior parte dei clienti utilizza ancora la versione on-premise, cioè installata su qualche PC in azienda. Quindi se anche la soluzione di per sé avesse delle API di integrazione, non sempre si riescono a utilizzare.
Per risolvere queste situazioni abbiamo realizzato con il nostro mitico Diego Zunino, dei sincronizzatori da installare in azienda che ci permettono di portare, in sicurezza, i dati nella nostra piattaforma.
A volte, però, non è possibile neanche installare il sincronizzatore, perchè il partner di turno ha messo a disposizione del cliente una macchina virtuale da cui usa l’applicativo collegandosi in desktop remoto. In questi casi parliamo con il partner e cerchiamo una soluzione, ad esempio in qualche scenario abbiamo attivato moduli di esportazione CSV sincronizzati con una area sFTP che mettiamo a disposizione. In qualche altro caso siamo stati più fortunati e siamo riusciti a fare una replica del database sottostante.
Queste attività le svolgiamo a titolo gratuito per le soluzioni più utilizzate sul mercato,
perché sono il principale ostacolo da superare e avrebbero un costo decisivo per l’azienda finale, mentre noi possiamo ammortizzarle su più installazioni. Combattiamo volentieri quindi la singola battaglia per il nostro cliente, con l’obiettivo è vincere la guerra della digitalizzazione.
Innescare il cambiamento
Non è mia intenzione giudicare le politiche commerciali di aziende consolidate, che hanno un mercato enorme e che sicuramente devono affrontare problematiche di gestione molto più grandi delle nostre, ma dobbiamo cominciare a innescare delle politiche di cambiamento sulla gestione dei dati dei clienti.
Non possiamo immaginare che il nostro unico valore per il cliente possa essere il fatto che gli rendiamo difficile cambiare soluzione. Non può essere una strategia vincente sul lungo termine, perché ci impedisce di fare network e ci impedisce di concentrarci sul valore vero che una soluzione software deve dare all’utente finale.
Sono convinto che un cliente ci debba scegliere perché gli risolviamo un problema, non perché lo incateniamo alla nostra soluzione, la tecnologia ormai è alla portata di tutti e un certo modo di fare informatica, legato a un retaggio del passato che è ormai anacronistico, debba essere una discriminante importante quando scegliamo cosa utilizzare in azienda.
Ci facciamo una chiacchierata?
In questo mese saremo in giro per l’Italia per incontrare un po’ di amici e fare nuove conoscenze. Oggi saremo all’università di Napoli Federico II per l’Agile O’Day dove parleremo di come diventare una data-driven company per competere sul mercato, mentre domani saremo a Mestre per l’evento della community XEDotNet sul come ripensare le applicazioni software. A fine mese invece saremo a Torino per la CloudConf e a Taggia (Imperia) per la TabyaConf.
Se siete in zona veniteci a trovare e fermateci, saremo felici di farci una chiacchierata e presentarvi Elly: qualsiasi feedback per noi è prezioso e magari riusciamo a risolvere qualche problema che state affrontando in azienda.