Il paradosso del compleanno
Non sempre la realtà è quella che immaginiamo. Elly ci aiuta a vedere oltre l’istinto, trasformando bias, pregiudizi e coincidenze in decisioni consapevoli.
“...qualunque sia l’affermazione che possiamo porre può solo avere una data probabilità (chance) di essere corretta.”
Richard Von Mises
Bentornati al nostro appuntamento settimanale con il blog di Ellycode, che oggi tocca quota 95: un numero vicino a un traguardo rotondo che ci piace assaporare passo dopo passo.
Siamo poco dopo la metà di agosto: le città non sono ancora del tutto rientrate in movimento e resta quel tempo sospeso che invita alla lettura con calma. È il momento giusto per lasciarsi sorprendere da storie che, dietro un gioco matematico, nascondono insegnamenti utili anche per il business.
Come sempre però accompagniamo la lettura con un brano della nostra playlist Data Grooves su Spotify - che parla di identità e prospettive:
🎵 “Come as you are” — Nirvana, Nevermind
Paradosso VS Intuizione
Il paradosso del compleanno, o problema del compleanno, è uno degli enigmi più famosi della teoria della probabilità. Venne formulato nel 1939 dal matematico austriaco-americano Richard von Mises per dimostrare come, spesso, la matematica riesca a sorprendere e ribaltare le nostre convinzioni.
Il nome deriva dal fatto che il risultato sembra contraddire la realtà: infatti ci aspettiamo servano centinaia di persone per trovare due compleanni uguali e invece bastano appena 23 persone affinché la probabilità di coincidenza superi il 51%. Con 30 persone si sale al 70%, con 50 si sfiora il 97%. Per essere certi al 100% ovviamente servono 366 persone (367 in caso di anno bisestile).
Perché accade? La chiave sta nel numero di coppie che si possono formare. In un gruppo di 23 persone le coppie sono ben 253, e ognuna è un’occasione di coincidenza.
Non si calcola quindi la probabilità che due persone specifiche abbiano lo stesso compleanno, ma che almeno una coppia qualunque lo condivida.
È un esempio che negli anni è diventato un classico della divulgazione scientifica e della didattica della probabilità. Oggi trova applicazioni anche in campi molto pratici, come la crittografia: gli attacchi “birthday” sfruttano proprio questo fenomeno per mostrare quanto sia più facile del previsto trovare collisioni negli algoritmi di hashing.
Il bello del paradosso del compleanno è proprio questo: ribalta ciò che pensiamo ovvio e ci costringe a guardare oltre.
Se ci pensiamo bene, un meccanismo simile lo viviamo quotidianamente nelle nostre aziende. Spesso anche senza rendercene conto.
Quante volte ci affidiamo a impressioni veloci?
“Quel cliente è il più importante”
“Quel prodotto vende meglio degli altri”
“Abbiamo troppi costi in questo reparto”
Sembrano evidenze scritte nella pietra, ma spesso possono nascondere false illusioni.
Il cliente che porta più fatturato magari lascia margini bassissimi.
Il prodotto che consideriamo “di punta” pesa meno di altri sul risultato complessivo.
Le spese che imputiamo a un reparto hanno origine altrove.
Proprio come nel paradosso, l’intuito può ingannarci. E senza dati chiari continuiamo a ragionare per convinzioni, non per realtà.
Vogliamo però essere ben chiari: intuito ed esperienza restano alleati preziosi, soprattutto nei momenti di crisi in cui la velocità conta più di tutto. Ma dobbiamo sapere che, da soli, possono nascondere falsi miti e impedirci di vedere il quadro intero.
È qui che entra in gioco Elly.
La nostra piattaforma nasce per aiutarti a non cadere nei tranelli cognitivi e a leggere la realtà così com’è:
mette in luce chi sono davvero i clienti strategici,
mostra dove perdi margini senza accorgertene,
evidenzia pattern e anomalie nascoste che altrimenti sfuggirebbero.
In pratica, Elly ti salva dai “paradossi del compleanno” del tuo business: quelle situazioni in cui ti accorgi troppo tardi che la realtà non coincide con ciò che credevi.
Agosto è il mese ideale per fermarsi un attimo e chiedersi:
quante decisioni sto prendendo davvero sui dati e quante solo sulle impressioni?
quante volte rischio di sbagliarmi perché “sembrava ovvio”?
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Prenota una demo di Elly: ti mostreremo come la realtà, se letta bene, è sempre più interessante di quanto sembri.