Dati, margini, clienti: quando l’officina diventa Data-Driven
Dall’esperienza in officina nasce uno strumento semplice per aiutare chi lavora nel car service a leggere meglio i numeri e prendere decisioni più chiare.
Questa settimana, con la newsletter numero 88, parliamo di una collaborazione che si è trasformata in qualcosa di più. Parliamo di carrozzerie, officine, gommisti. Di chi ogni giorno si confronta con numeri veri: ore lavorate, clienti serviti, ricambi ordinati, costi da tenere sotto controllo.
Il punto di partenza è semplice: aiutare chi lavora nel car service a decidere meglio, in meno tempo.
Un’officina non ha bisogno di tool complessi. Ha bisogno di sapere, subito, dove sta guadagnando e dove sta perdendo. Senza report astratti, senza costi di consulenza, senza perdere tempo.
In Italia ci sono più di 100.000 attività legate al car service. Sono quasi sempre piccole imprese, spesso familiari, che ogni giorno fanno i conti con:
preventivi da chiudere in pochi minuti
clienti che chiedono risposte rapide e prezzi trasparenti
assicurazioni e fornitori da coordinare
scadenze fiscali e margini sempre più compressi
E in tutto questo, i dati ci sono, ma restano nascosti. Si muovono tra gestionali, fogli Excel, appunti su carta. E raramente vengono usati per rispondere alla domanda più importante:
“Dove possiamo migliorare?”
Ma prima di rispondere a questa e altre domande vi consigliamo di alzare il volume della musica con la nostra newsletter Spotify che oggi consiglia:
🎧 Centuries — Fall Out Boy
Un brano che parla di resistenza e trasformazione. Perfetto per chi ogni giorno tiene in piedi un’attività, anche quando tutto sembra correre più veloce.
DriveBI: una nuova visione del car service
Da qui nasce DriveBI. Non da un’idea di mercato, ma da una necessità vissuta ogni giorno. Quella di Claudio Caggiano, che prima di guidare un’impresa tech, guidava una carrozzeria. E continua a farlo.
I numeri li conosce bene. Non quelli da slide, ma quelli che arrivano a fine giornata: ore lavorate, preventivi emessi, ricambi ordinati, margini che ballano.
Per anni li ha rincorsi tra fogli, appunti, gestionali. Poi si è fermato. Ha visto Elly. E lì è cambiato tutto.
Ha trovato finalmente uno strumento che lo aiutava davvero a leggere la sua attività: semplice, diretto, adatto a chi lavora. E da quell’esperienza, concreta e personale, è arrivata l’intuizione: questo approccio può servire a tutto il settore del car service.
Così è nato DriveBI.
Non un software per tecnici, ma un sistema pensato per chi sta in officina, in carrozzeria, in accettazione. Per chi non ha tempo da perdere, ma ha bisogno di risposte chiare a domande concrete:
Quanto sto guadagnando davvero?
I clienti tornano, o mi scelgono una volta sola?
Sto lavorando meglio, o solo di più?
Dove sto lasciando valore sul tavolo, senza accorgermene?
Uno strumento che non ti chiede di imparare, ma che ti aiuta a decidere. Che non serve per fare report, ma per capire dove intervenire. E quando.
Guardare i dati. Ma soprattutto usarli.
Chi lavora nel car service lo sa bene: i numeri non mancano. Ore, costi, margini, ricambi, revisioni: ogni giorno se ne generano centinaia.
Il problema è che spesso restano lì, sparsi tra gestionali, fogli di calcolo e appunti scritti a mano. Nessuno li mette in ordine, nessuno li rende davvero utili. Perché raccoglierli non basta: bisogna capirli. E soprattutto, usarli per decidere.
Claudio, partendo dalla sua esperienza da carrozziere, si è ritrovato ad affrontare gli stessi limiti che tanti colleghi vivono ogni giorno. Capire quanto si guadagna davvero, seguire meglio i clienti, tenere sotto controllo i costi: tutte cose fondamentali, ma difficili da monitorare quando i dati non parlano.
Da qui è nata un’intuizione semplice, ma potente: quello che mancava non erano altri strumenti, ma un modo per trasformare le informazioni già presenti in risposte operative.
Lo ha raccontato anche lui, senza giri di parole:
“Fino all’anno scorso facevo riunioni con i ragazzi del mio team, ma non sapevo mai cosa dirgli. Veniva fuori un ‘dobbiamo migliorare’, ma se io non sapevo in cosa migliorare… non potevo certo pretendere che lo sapessero loro.”
Oggi DriveBI parte proprio da questa esigenza. Costruire strumenti che aiutano davvero, senza complicare la vita a chi lavora. Perché i numeri, da soli, non bastano.
Servono strumenti che sappiano leggerli, interpretarli e restituirli con chiarezza.
Perché oggi serve uno strumento così
Negli ultimi anni, i costi nel settore sono aumentati. Ricambi, energia, manodopera, burocrazia.
Nel frattempo i margini si sono ridotti, e il lavoro è diventato più veloce, più competitivo, più stressante.
In mezzo a tutto questo, tanti imprenditori del settore si trovano a prendere decisioni importanti — sui prezzi, sulle scorte, sul personale — senza avere in mano i dati giusti.
La gestione manuale delle informazioni ha due effetti diretti:
Non si ha un controllo reale sull’andamento dell’attività
Si prendono decisioni sulla base di sensazioni, non di evidenze
DriveBI nasce per risolvere esattamente questo. Non aggiunge complessità, non sostituisce i software esistenti, non richiede settimane di formazione. Si integra dove serve, restituisce cruscotti chiari, e aiuta a capire dove si guadagna, dove si perde, dove si può fare meglio.
Cosa ci aspetta da qui in avanti
Nei prossimi mesi il lavoro continuerà, come sempre, partendo dal campo. Nessuna visione futuristica, nessuna promessa da convegno. L’obiettivo resta lo stesso: trasformare i dati operativi in un aiuto concreto per chi deve decidere ogni giorno.
Non servono dashboard complesse, non servono report da interpretare.
Serve solo vedere meglio quello che già succede, con strumenti che funzionano.
DriveBI nasce con questa logica: dare risposte semplici a problemi reali, senza complicare nulla.
Leggere i numeri, ma soprattutto aiutare a farci qualcosa. Il resto è rumore. Noi preferiamo restare sul pezzo.
Se anche tu lavori in questo settore e senti che i numeri potrebbero aiutarti più di quanto non stiano facendo ora, DriveBI è già pronto.
👉 Scopri come funziona o chiedici maggiori maggiori informazioni.
Potrebbe essere l’unica riunione in cui esci sapendo esattamente cosa dire.