Dai dati alle decisioni con l'AI (Fabio Spaziani)
Come l’AI e l’ascolto degli utenti stanno trasformando Elly in una piattaforma capace di spiegare, suggerire e accompagnare ogni decisione
Bentornati al nostro consueto appuntamento settimanale sul mondo della Business Intelligence per tutti. Continuiamo il racconto della vNext25 (puoi rivederla qui), l’evento in cui abbiamo presentato la nuova versione di Elly e condiviso la visione che guida ogni giorno il nostro lavoro: rendere i dati accessibili, comprensibili e utili a chiunque.
In questo numero 106 della nostra newsletter torniamo sul palco con Fabio Spaziani, che nel suo intervento “Dai dati alle decisioni” ha mostrato come l’ascolto degli utenti, l’analisi dei feedback e la cura dell’esperienza d’uso possano trasformarsi in una vera e propria filosofia di prodotto.
Ma prima di entrare nel vivo, come da tradizione, facciamo un tuffo nella musica.
La canzone della settimana l’ha scelta proprio Fabio e non poteva esserci colonna sonora più adatta:
🎵 “Time Is Running Out” — Muse
Ascoltala su Spotify 👉 Data Grooves
Ascoltare per migliorare
Ogni nuova versione di Elly nasce dall’ascolto. Dai feedback quotidiani che riceviamo da chi la utilizza per lavorare, analizzare, decidere. E uno dei temi emersi più spesso è stato quello della reattività della piattaforma.
Non solo performance, ma percezione: l’attesa di una risposta, anche se breve, è un momento che può diventare frustrante se resta muto.
Per questo il team ha lavorato su due direzioni:
ottimizzare la pipeline di elaborazione e analisi, rendendo tutto più fluido e veloce;
raccontare cosa sta accadendo, rendendo visibile ogni fase del processo.
Oggi, quando si interroga Elly, non si resta più davanti a una schermata statica: la piattaforma racconta ciò che sta facendo, passo dopo passo.
Analizza, prepara le query, elabora, interpreta, risponde.
Un modo semplice ma potente per rendere il sistema più trasparente e far sentire l’utente parte del flusso.
Le domande giuste prima delle risposte
Da sempre, uno degli obiettivi di Elly è aiutare le persone non solo a ottenere risposte, ma a scoprire nuove domande.
Durante la vNext25, Fabio ha presentato una delle novità più interessanti di questa versione: le domande suggerite.
Ogni volta che si apre il pannello Q&A, Elly propone quattro spunti diversi, generati automaticamente in base a:
i dati e le collezioni a cui l’utente ha accesso,
la struttura di quei dati,
la storia delle conversazioni precedenti.
Queste domande cambiano di volta in volta e si adattano al modo in cui ciascun utente utilizza la piattaforma, proponendo non meri suggerimenti generici, ma ispirazioni contestuali, cucite addosso al proprio flusso di lavoro.
Una nuova esperienza di conversazione
L’altra grande evoluzione riguarda l’esperienza d’uso.
Molti utenti desideravano un’interazione più fluida, più simile a quella dei moderni assistenti AI.
Da qui nasce una nuova interfaccia conversazionale, che consente di:
aprire più chat contemporaneamente,
salvare lo storico delle conversazioni,
riprendere da dove ci si era fermati,
ampliare la visualizzazione dei dati per un’analisi più comoda e leggibile.
Tutto in un unico spazio continuo, dove si può conversare con Elly, approfondire i dati, visualizzarli e raffinarli senza cambiare contesto.
Parlare la lingua del proprio business
Ogni azienda ha il proprio linguaggio, i propri concetti, le proprie sfumature.
Fino a oggi, un limite dei modelli di analisi automatica era proprio questo: la difficoltà nel comprendere cosa significano davvero parole come cliente premium o ordine in arrivo nel contesto di ciascuna impresa.
Con la nuova versione, Elly introduce la possibilità di ottimizzare i dati con metadati e descrizioni personalizzate.
Questo significa poter spiegare alla piattaforma cosa rappresenta un campo o una collezione, rendendo le analisi molto più accurate e aderenti alla realtà.
Un esempio concreto?
Se per la tua azienda un cliente premium è chi ha effettuato almeno tre ordini negli ultimi dodici mesi, puoi definire questa regola direttamente nella descrizione del dataset.
Elly la farà propria, e ogni volta che le chiederai “Quanti sono i miei clienti premium?”, risponderà esattamente secondo la tua definizione.
È così che la piattaforma impara a parlare la lingua del tuo business.
Dai dati alle decisioni
L’intervento di Fabio si è chiuso con una riflessione che riassume bene la direzione che stiamo prendendo: non basta raccogliere dati o ottenere risposte, bisogna trasformarli in decisioni consapevoli.
Perché la vera intelligenza non è nel modello, ma nella capacità umana di interpretare e scegliere.
Elly nasce per questo: per aiutare ognuno a costruire il proprio percorso di crescita, partendo da ciò che i dati raccontano e arrivando a ciò che le persone possono decidere.
Il messaggio al centro dell’intervento di Fabio è chiaro: trasparenza, partecipazione, fiducia.
Ogni nuova funzione nasce con un obiettivo preciso — rendere il dialogo con Elly più aperto, più consapevole, più vicino al modo in cui le persone pensano e prendono decisioni.
Perché il valore dei dati non sta solo nelle risposte che restituiscono, ma nel capire come ci arrivano.
Ed è proprio in quella comprensione che un’informazione diventa una decisione, e un algoritmo diventa uno strumento di fiducia.
Elly cresce così: spiegando ciò che fa, condividendo il proprio percorso, restituendo chiarezza. E quando la tecnologia diventa chiara, anche le decisioni diventano più semplici, più consapevoli, più umane.
Vuoi portare Elly nella tua azienda?
Parliamone insieme: contattaci! Ti aiuteremo a capire come rendere i tuoi dati uno strumento di sviluppo e crescita.

